Verifica legittimità immobile da parte del tecnico incaricato

Q: Vorrei, ove possibile, avere delle delucidazioni in merito ad un incarico che mi è stato affidato. Il proprietario di questo immobile coincidente con un ultimo piano ( a mio avviso si presenta come abuso, probabilmente condonato) richiede di fare   delle lavorazioni al lastrico solare (quindi, come tecnico, dovrò presentare una CIL per l inizio dei lavori). La mia domanda è: ho obbligo di verificare la legittimità dell’immobile? Mi hanno consegnato un atto di proprietà al quale fa riferimento l immobile e basta questo, dunque, per attestare la regolarità delle procedure?

 

RPer consentire una proficua collaborazione tra cliente e professionista, sarebbe opportuno consegnare al professionista incaricato la documentazione base di cui tutti gli immobili sono dotati:

– Atto di acquisto;

– Documentazione catastale;

– Copia di eventuali pratiche per progetti edilizi o impiantistici già in passato depositate presso gli uffici pubblici.

Se il tipo di prestazione richiesta necessita di un approfondimento di indagine, il professionista può effettuarla nei tempi all’uopo necessari ( es ricerche presso archivi pubblici o uffici tecnici comunali) ed una volta effettuate le valutazioni preliminari sulla scorta della documentazione acquisita, nonché in base ai sopralluoghi, sarà possibile per il professionista redigere un elenco delle prestazioni necessarie a svolgere l’incarico affidato con la stima del relativo onorario.

Si badi che anche nella redazione di una cosiddetta CIL il tecnico è comunque obbligato per legge ad asseverare la legittimità dell’immobile presso il quale si intendono eseguire i lavori, pertanto laddove si dovessero riscontrare delle illegittimità relative all’intero immobile o parte di esso, il tecnico è tenuto ad imporre al cliente di sanare le stesse.

A sua disposizione per ulteriori chiarimenti.

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