Prestazioni occasionali e dipendenti pubblici
Q: Finalmente, dopo un po’ di tempo, mi è stata pagata la consulenza di CTU. Faccio presente che ho il nulla osta per esercitare la professione essendo un professore, quindi si è trattata di una prestazione occasionale. A priori, avevo fatto presente che non potevo emettere fattura (non ho partita IVA) ed, invece, è stata prodotta una fattura pro forma con ritenuta d’acconto. In seguito, mi hanno pagato con un bonifico, invitandomi ad emettere fattura e dicendomi che non posso fare prestazione occasionale. Vorrei avere lumi in merito alla fondatezza della loro obiezione. Io so che, essendo un lavoratore pubblico, posso fare prestazioni occasionali fino a 5000 euro annui (oltre tale soglia, devo aprire la partita IVA).
R: la giurisprudenza è concorde nel ritenere che un soggetto iscritto all’albo non possa effettuare una prestazione occasionale. Nel caso di un dipendente pubblico il porre in essere atti propedeutici all’ottenimento di un incarico come l’iscrizione all’albo C.T.U. di un Tribunale può essere valutato come volontà di porre in essere un’attività senza il carattere dell’eventualità con la conseguenza di non poterla inquadrare come attività non abituale e svolgerla senza apertura di patita IVA.